Siamo molto soddisfatti di questa Proposta di Legge e ringraziamo tutti coloro che vi hanno lavorato, a partire dallo staff del Ministro e dalla Commissione Cultura della Camera, che hanno mostrato di comprendere quali sono le anomalie che minano la sopravvivenza del nostro settore.
Questa Legge difende le librerie dal rischio di estinzione, rivaluta le Biblioteche scolastiche e valorizza i Patti locali per la lettura, sancisce la rinascita di un Centro per il Libro e la lettura al passo con modelli innovativi ed efficienti, argina i rischi di uno strapotere delle vendite online. Per la prima volta, introduce regole ineludibili che permettono concorrenza più equa fra tutte le aziende che operano nel nostro settore. Questa Legge sancisce una cosa importantissima: la delimitazione chiara di sconti e campagne promozionali, sulla base di quanto avviene da decenni in gran parte dell’Europa, che permette di recuperare dal mercato quanto serve per offrire giusti compensi ad autori, traduttori, redattori, grafici, alle decine di migliaia di addetti del nostro settore, garantisce il pluralismo e la diversità culturale.
Arginare e regolamentare sconti e campagne permetterà, nel giro di qualche anno, di abbassare i prezzi – o di evitare che crescano per compensare i danni che derivano dalla attuale “deregulation” – e creare nuovi posti di lavoro.
Forse non tutti sanno che sconti selvaggi, campagne continue e aggressive a suon di omaggi e regalie avvantaggiano in modo eccessivo un’azienda che passo dopo passo sfila a tutti i settori del commercio ogni margine, mettendo fuori mercato sia i produttori che i rivenditori. Questa legge fa propri i principi primi di un mercato basato sulla libera concorrenza, ma regolamentato in modo serio, per evitare monopoli e posizioni dominanti.
È di questi giorni l’apertura di un ricorso per posizione dominante di Amazon in USA.
Questa azienda non è il male. Il suo operato è prezioso ed efficiente, ma non si può consentire che assuma una posizione dominante, come purtroppo sta accadendo. In molti paesi si è reso necessario intervenire, ora tocca all’Italia fare la propria parte.
Noi di ADEI non potevamo “rimanere a guardare”, il lavoro di anni per introdurre regole chiare a vantaggio di tutti, in nome della sostenibilità del mondo della cultura, trova in questa proposta di Legge un primo importante coronamento.