Gentile
futura Ministra, futuro Ministro della Cultura, gentili Presidente del
Consiglio e Ministri del futuro Governo del Paese,
mi rivolgo a voi a
nome di quella parte di editoria libraria italiana che negli ultimi
anni ha contribuito in modo decisivo alla crescita del settore, in
termini di innovazione, ricerca, creatività.
L’editoria di progetto e innovazione, per usare un’espressione più diffusa l’editoria indipendente, che non fa parte di grandi gruppi, vale ormai la metà del mercato del libro: ed è rappresentata da ADEI, Associazione degli Editori indipendenti. Quella del libro è l’industria che genera maggior fatturato, di riflesso maggior lavoro –diretto e indotto –in tutto il comparto della cultura. Cinque volte il valore del settore musicale, sette quello del cinema, solo per fare due esempi.
I
libri sono i pilastri della conoscenza, della crescita culturale, del
divertimento, della formazione di un Paese. Ma non dimentichiamo che
sono la base su cui poggiano moltissime produzioni cinematografiche,
televisive, teatrali, creative in genere. Sono un supporto cognitivo
decisivo anche per il mondo del design, della ricerca, dei musei di ogni
genere. I libri vengono letti, studiati, ma il valore – culturale ed economico –
del loro contenuto va ben oltre questo. Un settore editoriale sano, che
salvaguarda la capacità di scommettere su nuovi contenuti, è decisivo
delle sorti del futuro di un Paese evoluto, competitivo, dotato di
risorse autoctone.
Consapevoli della rilevanza di tutto questo,
noi editori indipendenti di ADEI abbiamo partecipato con estrema
convinzione a un importante tavolo di lavoro che ha portato a un disegno di legge organico e del massimo rilievo. Per la prima volta, si è delineato un quadro di provvedimenti che, senza incidere in modo eccessivo sulla spesa pubblica, sostiene in modo concreto, efficace, paritetico, tutte le professionalità del mondo del libro.
Non sono previsti solamente aiuti alla produzione, ma anche alla
divulgazione, a una capillare e diffusione del libro attraverso migliaia
di librerie di ogni dimensione e ubicazione, migliaia di biblioteche di
pubblica lettura, di ricerca e soprattutto scolastiche.
Sono previste risorse preziose per la formazione permanente, per la dotazione digitale e una democratica diffusione di dati anagrafici e statistici. Viviamo in un periodo di drammatica crisi delle risorse primarie, i costi di energia e carta gravano in modo pesante sui conti delle imprese, a partire dalle più piccole che sono in grave difficoltà: ma tutti gli editori, non solo gli “indipendenti” sono consapevoli che senza un intervento organico e urgente da parte dello Stato non si può garantire solidità al comparto.
Signora Ministra, signor Ministro, abbia cura del lavoro svolto si qui; è molto prezioso, poiché – lungi dall’essere espressione di una “parte” politica – è nato dall’accordo di tutte le Associazioni del mondo del libro, che rappresentano pluralità di visioni: editori, librai, bibliotecari, distributori, agenti e autori, traduttori, illustratori.
Potrà essere migliorato, sarà frutto di un nuovo, ulteriore lavoro condiviso da tutti, sarà accresciuto dal vostro punto di vista, dal vostro prezioso apporto. Ma la sua base è sana, ben condivisa: non disperdere il prezioso lavoro svolto e giungere presto a una Legge è decisivo e, ripetiamo, molto urgente per chi ha a cuore il futuro della cultura in questo Paese. ADEI è a completa disposizione per portare a termine insieme questo splendido progetto.
Certi che ne coglierete il valore e l’urgenza, vi auguriamo il miglior lavoro possibile.
Marco Zapparoli
Presidente ADEI