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La casa editrice Claudiana è stata fondata a Torino nel 1855 in pieno clima risorgimentale e dopo solo sei anni trasferita a Firenze, dove operò fino al 1924 al servizio di tutte le Chiese evangeliche e della cultura italiana. Poté disporre di una fitta rete di punti vendita e soprattutto dell’attività di infaticabili “colportori” o venditori itineranti.
Dal 1960 la sede è stata riportata a Torino. Il nome vuole onorare la memoria di un grande vescovo di Torino, lo spagnolo Claudio, vissuto all’epoca carolingia (sec. IX), considerato un precursore del movimento evangelico per la sua lotta contro la venerazione delle immagini nelle chiese per una conoscenza popolare delle sacre Scritture.
Fortemente sostenuta da appositi comitati internazionali, la Claudiana sviluppò un’intensa attività nella seconda metà dell’800 mirando ad una vera divulgazione popolare (tramite l’opuscolo, il “trattato”, l’almanacco ecc.) e alla diffusione della conoscenza biblica. Ha il merito di aver pubblicato, per prima in Italia, un Nuovo Testamento in italiano (1860) – seguito ben presto da una Bibbia completa – nella bella versione seicentesca dai testi originali del lucchese Giovanni Diodati. Per questa edizione della Bibbia (venduta al prezzo incredibile di L. 1) ricevette un premio con menzione speciale all’Esposizione Universale di Torino del 1898.
Fu inoltre la prima casa editrice italiana a lanciare un mensile illustrato appositamente pensato per i ragazzi: “L’amico dei fanciulli” (1870), che conobbe larga diffusione anche nelle scuole di stato.
Una menzione speciale meriterebbero le molte iniziative e pubblicazioni in campo storico, quali la “Biblioteca della Riforma in Italia” (diretta da un Comitato presieduto da Karl Benrath), le opere di Emilio Comba, Enrico Meynier, Giovanni Jalla ecc., e la “Rivista cristiana” diretta per lunghi anni dal Comba.
Da oltre un secolo la Claudiana prosegue il suo non facile cammino, fedele alle sue direttrici: favorire la conoscenza e lo studio della Bibbia senza preclusioni dogmatiche; stabilire un dialogo sempre più intenso fra la cultura protestante mondiale e quella italiana, cattolica e laica.